In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del miele di Eucalipto.
Il termine Eucalyptusnasce dalla combinazione di due vocaboli greci, cioè éu = bene e kalypto = nascondo. A questo genere appartengono circa seicento specie originarie della Tasmania, della Nuova Guinea, ma soprattutto dell’Australia. Nel Nuovissimo Continente gli eucalipti fanno parte delle formazioni forestali della savana alberata (prateria alberata pascolata da pecore), della foresta arida spontanea a sottobosco di acacie varie, delle foreste localizzate ai margini della zona desertica centrale ed, infine, delle foreste umide localizzate nelle zone montuose e caratterizzate da elevata piovosità e ridottissimi periodi di siccità. Da specie alte pochi metri si passa gradualmente a specie con esemplari giganteschi che possono superare i 100 metri di altezza. Delle numerose specie classificate solo una sessantina hanno anche interesse economico e provengono tutte dalle zone costiere dell’Australia, zone caratterizzate da clima mite e da ricchezza di precipitazioni atmosferiche. Attualmente gli eucalipti sono diffusi in numerosi Paesi in ragione dell’adattabilità delle differenti specie a climi diversi, della rapida crescita e dei molteplici scopi per cui vengono coltivati
L’introduzione in Italia dei primi esemplari di eucalipto avvenne alla fine del ‘700, contemporaneamente a quanto avveniva nel resto d’Europa. Nonostante le numerose specie già costituite, la classificazione dicotomica risulta spesso inadeguata ed alcune classificazioni sono ritenute artificiose. Il compito è reso difficile anche dai numerosi ibridi in coltivazione
Le specie maggiormente diffuse in Italia sono le seguenti.
-Eucalyptus globulus Labill, pianta originaria della Tasmania, diffuso in Liguria, Sardegna e sulla costa tirrenica. Può raggiungere i 50-65 metri di altezza ed un diametro di 2 metri; in Italia non supera i 40 metri. Ha chioma largamente ovale o irregolarmente globosa. Tronco diritto, cilindrico, con rami arcuati; la corteccia si desquama in placche nastriformi longitudinali o spiralate attorno al fusto, liberando zone lisce, chiare azzurrine, rosate. Il legno è di medio peso, duro e di colore giallo chiaro. Le foglie nelle piante adulte sono lanceolate falciformi, lunghe 10-30 cm, ad apice acuto e margine liscio, inserite in modo alterno e di colore verde scuro e brillante, emettono un profumo aromatico caratteristico. I fiori sono generalmente solitari, costituiti da numerosissimi stami inseriti sull’ovario; questo è avvolto dal ricettacolo legnoso, da cui deriverà il frutto. Secondo alcuni autori la fioritura avviene da novembre a luglio, mentre secondo altri da maggio a luglio; probabilmente in relazione alle differenti zone d’Italia in cui questa specie è presente. I frutti sono capsule emisferiche con quattro costolature di colore grigio, di 2 cm di diametro.
-Eucalyptus camaldulensis Dehnh.,in Australia è diffusa in tutto il territorio continentale, segnatamente lungo i corsi d’acqua e nei terreni soggetti ad inondazioni primaverili. E’ la specie più diffusa in Italia. Può raggiungere i 50-60 metri di altezza e diametri di 2 metri. La corteccia è caduca e si stacca in placche arrotondate di colore rossastro. Il legno è pesante e duro, di colore bianco-giallognolo nell’alburno e rosso-mogano nel durame. Le foglie delle piante adulte e delle piante giovani differiscono di poco; sono di dimensioni leggermente inferiori a quelle dell’E.globulus. Le infiorescenze hanno forma di ombrelle ascellari costituite da 5-10 fiori con peduncoli cilindrici lunghi 10-15 cm. Gli opercoli dispongono di un rostro, da cui l’altro nome dato alla specie, E.rostrata. La fioritura avviene da giugno a novembre. Dato che i rami e le foglie sono pendule e la luce le attraversa facilmente, l’ombra prodotta da questa specie è limitata e consente coltivazioni sottostanti.
-Eucalyptus viminalis Labill.,definito eucalipto della manna, è originario dell’Australia sud orientale. In Italia è noto da tempo, ma è relativamente poco difuso, tranne nell’Agro Pontino. Questa pianta raggiunge i 30 metri di altezza; i rametti penduli danno alla pianta un aspetto molto gradevole. I caratteri distintivi sono corteccia liscia e biancastra, foglie giovanili opposte sessili e lanceolate, foglie adulte alterne picciolate allungate, infiorescenze a tre fiori con opercolo a forma conica.
-Eucalyptus amygdalina, l’albero più alto del genere, superando in Australia i 100 metri di altezza; in Italia raggiunge i 25-30 metri. I caratteri distintivi sono corteccia liscia, foglie adulte brevemente picciolate ed a nervatura irregolare, infiorescenze in ombrelle ascellari portate da peduncoli subcilindrici, opercoli emisferici appiattiti.
-Eucalyptus botryoides, specie diffusa nelle piantagioni forestali della Sardegna e della Pianura Pontina nella formazioni di barriere frangivento, adattabile alle più disparate condizioni pedoclimatiche.
-Eucalyptus gomphocephala, specie, originaria di zone caratterizzate da scarse precipitazioni atmosferiche, che ha dato buoni risultati in Sicilia e nell’AgroPontino.
Il valore degli eucalipti è legato alla loro capacità di valorizzare terreni a reddito scarso, non altrimenti utilizzabili; è questa la ragione che ne ha garantito la diffusione sulle dune sabbiose lungo le coste della Toscana e del Lazio. Tuttavia circa un terzo delle specie di eucalipto contengono nelle foglie olio essenziale richiesto in diverse industrie.
Indice
La pianta
Specie arborea alta fino a fino a 40 m, presenta fiori a gruppetti di 4-10 con tipico aspetto piumoso.
Introdotta in Italia agli inizi del ‘900 per il rimboschimento in ambienti mediterranei e frangivento nelle zone costiere. Dalla foglia si estrae un olio essenziale usato nell’industria chimico-farmaceutica.
A seconda del tipo, ci sono diverse fioriture, da maggio fino a novembre, distinguendo un raccolto estivo e autunnale.
Habitat: l’eucalipto è diffuso nelle zone a clima mite, lungo le coste, essendo resistenti al vento e alla salsedine ma non alle gelate.
Fioriture: giugno-agosto per E. camaldulensis, le altre specie hanno diverse epoche di fioritura.
Potenziale mellifero: molto buono
Zona di produzione
La fioritura dell’eucalipto è lunga: in particolare E. globulus fiorisce tra inverno e primavera ed E.camaldulensis in estate. I fiori delle diverse specie di eucalipto producono abbondante nettar edove prevale il fruttosio. In Italia gli eucalipti sono bottinati sia per il nettare sia per il polline; E. globulus ha scarsa importanza apistica sia per la sua scarsa diffusione sia per il periodo in cui fiorisce, mentre E. camaldulensis nell’Italia centro-meridionale garantisce la produzione di mieli uniflorali. Il polline è presente in misura superiore al 90%. La classe di rappresentatività è la III. In Italia mieli uniflorali di eucalipto sono comuni nelle regioni centro-meridionali, soprattutto nelle zone dove questi alberi sono stati piantati per favorire la bonifica dei terreni paludosi. Il miele di eucalipto ha sempre un’umidità molto bassa (anche dell’ordine del 14%) er isulta per questo molto denso.
Le principali produzioni italiane vengono dalle zone costiere centro-meridionali, in particolare lungo il litorale tirrenico – maremmano (soprattutto laziale), in Calabria, in Sicilia e in Sardegna. Sulla costa ionica calabrese si producono anche mieli uniflorali di eucalipto da specie diverse da E. camaldulensis, con fioritura a settembre – ottobre.
Il miele
Presenta odore e aroma forti, di tipo animale che non sono apprezzate da tutti, al contrario il sapore ricorda la caramella mou e vanta molti estimatori.
Presenta caratteristiche peculiari (colore scuro, odore pungente e animale, sapore fortemente amaro) che non incontrano il gusto di tutti i consumatori ma, proprio per questo, si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone in grado di apprezzarne le particolarità.
Risulta essere perfetto per accompagnare primi e secondi piatti, per insaporire il pesce o delle verdure miste in vinaigrette, con olio, limone o saltate in padella. Si accompagna bene agli infusi, al latte caldo e ai formaggi di media stagionatura come il pecorino. Risulta essere adatto per il finger food o il sushi. Da provare in piatti di legumi e zuppe
Caratteristiche organolettiche
Esame Visivo
-Stato Fisico. Cristallizza spontaneamente in tempi abbastanza rapidi dando frequentemente luogo ad una massa compatta con cristalli fini o medi
-Colore. Da ambrato chiaro a scuro nel miele liquido, beige grigiastro nel miele cristallizzato.
Esame Olfattivo
-Intensità odore. Intenso o di media intensità.
-Descrizione odore. Molto caratteristico e netto, non molto fine, animale, di cane bagnato, di funghi secchi, di dado da brodo, di liquirizia, di affumicato; di caramello, di asfalto bagnato, di foglie della pianta.
Esame Gustativo
-Sapore. Normalmente dolce, normalmente acido; a volte leggermente salato (salato non percettibile o leggero).
-Intensità Aroma. Intenso
-Descrizione Aroma. Molto caratteristico; di caramella mou alla liquirizia; richiama le sensazioni olfattive ma è più fine e ricco; composito.
-Persistenza. Mediamente persistente.
Caratteristiche Fisico Chimiche del Miele
Mieli di Eucalipto più Venduti
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