In questa guida spieghiamo perchè il miele cristallizza e come sciogliere il miele cristallizzato.
Avete acquistato del miele perfettamente liquido ed ora, dopo qualche tempo, si è intorbidito, è più denso od addirittura si è completamente solidificato? Nulla di strano o preoccupante; il miele ha solo seguito il corso naturale, si chiama cristallizzazione del miele.
COS’È LA CRISTALLIZZAZIONE DEL MIELE E QUANDO SI PRESENTA?
La cristallizzazione del miele é un fenomeno del tutto naturale che avviene nella maggior parte dei mieli e dipende da svariati fattori. Senza addentrarci in complicati processi chimici e senza annoiarvi con tecnicismi, possiamo dire che la velocità e l’aspetto esteriore della cristallizzazione sono determinate, fondamentalmente, da questi fattori:
– Zuccheri: nel miele sono presenti zuccheri, quali glucosio e fruttosio, in concentrazione troppo alta per essere mantenute stabilmente, perciò questi zuccheri (in particolar modo il glucosio) precipitano in forma di cristalli, addensando la soluzione. I mieli con alta percentuale di fruttosio (come ad esempio il miele di acacia o castagno) cristallizzano in tempi più lunghi, mentre con percentuali alte di glucosio (colza, girasole, tarassaco etc.) il processo sarà più veloce.
– Temperatura: a circa 14°-16° il processo di cristallizzazione è favorito, mentre viene inibito a temperature molto basse (circa 5°) od elevate (oltre i 25°).
– Acqua: i mieli molto asciutti (circa 16% d’umidità) tendono a cristallizzare lentamente.
– Estrazione: il processo di estrazione meccanica a freddo (centrifuga) utilizzato per togliere il miele dai favi, provoca un’agitazione nello stesso, favorendo e velocizzando la cristallizzazione del miele; all’interno delle celle dei favi, infatti, il miele si solidifica più lentamente.
COME RENDERE LIQUIDO IL MIELE CRISTALLIZZATO?
La grande maggioranza dei mieli tende a cristallizzare (alcuni anche in tempi molto brevi) seguendo un processo del tutto naturale che non altera, però, le proprietà di questo straordinario alimento.
Se si volesse, per comodità dì’uso, rendere il miele di nuovo liquido, sarebbe necessario scaldarlo a bagnomaria ad una temperatura inferiore ai 37°; se si dovesse aumentare la gradazione, il miele sarebbe ancora perfettamente commestibile, il sapore non subirebbe alterazioni di sorta, ma si impoverirebbero le sue proprietà nutrizionali.
A livello industriale, per conservare inalterati il colore e la fluidità e per allungare i tempi di conservazione, spesso il miele viene portato ad alte temperature, snaturandolo irrimediabilmente; è sempre preferibile acquistare un miele cristallizzato o sciolto nelle apposite sciogli miele in dotazione a molti apicoltori.
Un piccolo consiglio, se utilizzate il miele per bevande calde, aspettate sempre che la temperatura non sia troppo elevata prima di introdurre il vostro dolcificante preferito.