Apis mellifera L. trova sui fiori dell’edera, Hedera helix L., un ottimo pascolo tra fine estate e inizio autunno. Essa vi raccoglie nettare e abbondante polline, che ammassa in grosse pallottole gialloarancioni. I pronubi dell’edera sono molti, in prevalenza Ditteri – Syrphidae, Muscidae, Tachinidae, Sarcophagidae, Calliphoridae – e Imenotteri – Formicoidea, Vespoidea, Apoidea. Dato il tardivo periodo di fioritura H. helix fornisce raramente mieli uniflorali, e più che per la produzione di miele si rivela utile per completare le scorte dell’alveare in vista dell’inverno. I granuli pollinici dell’edera sono tricolporatÌ; il nettario, che riveste la parte superiore dell’ovario, di forma piramidale, è completamente libero e risulta quindi facilmente accessibile agli insetti glicifagi.
Indice
Ambiente
La famiglia botanica delle Araliaceae è rappresentata nel vecchio Continente solamente dall’edera, Hedera helix L., pianta spontanea in Europa, Asia, Africa del nord e ormai naturalizzata nell’America settentrionale e in altre zone a clima temperato In Italia l’edera è molto diffusa allo stato selvatico, dal livello del mare fino a 1.500 m, in boschi, rupi, muri,. ed è sovente coltivata a scopo ornamentale. Predilige luoghi ombreggiati e terreni fertili; in alcuni casi tollera bene anche il pieno sole. He. helix secerne una gomma-resina attraverso incisioni del fusto; le foglie contengono glucosidi; i frutti, velenosi per l’uomo, servono come nutrimento per numerosi uccelli ed hanno vari princìpi attivi. La specie viene impiegata nella farmacopea, e si rivela utile per forme catarrali, reumatiche, gottose. L’edera, specie rustica e resistente, è tuttavia soggetta all’attacco di fitofagi, tra cui insetti fitomizi come l’afide afidide Aphis hederaeKalt. e diverse cocciniglie. Le tignole dell’uva, i lepidotteri Lobesia botrana, tortricide, ed Eupoecilia ambiguella (Hb.), cochilide, possono coinvolgere le ombrelle fiorali e le bacche. Anche alcuni acar, possono svilupparsi su questa specie. Le varietà di edera coltivate sono numerose. La moltiplicazione avviene
Descrizione
He. helix è specie molto polimorfa, arbustiva, lianiforme, sempreverde, con rami sterili recanti numerose radici avventizie, le quali si fissano ai supporti. Le foglie, coriacee e lucide nella pagina superiore, sono sparse e lungamente picciolate, con caratteristica forma palmato-Iobata a 3-5 lobi quasi triangolari nei rami sterili, romboidali, cuoriformi oppure ovalari nei rami fertili. Q11esti ultimi, privi di radici, possono essere ascendenti o patenti e portano all’apice ombrelle fiorali raggruppate insieme a formare delle pannocchie. I fiori presentano calice formato da 5 piccoli sepali di color verde chiaro, coperti di peluria, corolla di 5 petali verdicci riflessi, precocemente caduchi, 5 stami, ovario semiinfero costituito da 5 carpelli e sormontato da un breve stilo. I frutti di H. helix sono bacche nere tondeggianti. Alcune cultivar di edera hanno foglie molto variegate, con margini di colorazioni varie, gialli, bianchi, rosati; i frutti sono talvolta gialli mediante talee, per propaggini o per semi.
Periodo di fioritura
H. helix fiorisce in tarda estate-autunno, tra settembre e ottobre.
Nettari
Il nettario dell’ edera è rappresentato dalla parte superiore dell’ovario, a forma di piramide; il nettare risulta quindi completamente esposto all’esterno e facilmente accessibile. Il contenuto zuccherino del nettare si aggira sul 13-16%; tra gli zuccheri prevale il glucosio(80%); il fruttosio è il 6%; il saccarosio il 14%.
Polline
I granuli pollinici di H. helix sono tricolporati, subtriangolari in visione polare, subcircolari in visione equatoriale.
Interesse apicolo
La fioritura tardiva dell’edera rappresenta per Apis mellifera L. una provvidenziale fonte di approvvigionamento prima della pausa invernale. H. helix è veramente prodiga di nettare e anche di polline, che le api ammassano in grosse pallottole giallo-arancioni. L’edera rappresenta però un ottimo pascolo per svariate specie di insetti, e sui suoi fiori si osserva un gran numero di pronubi intenti alla bottinatura. In prevalenza H. helix è frequentata da Ditteri appartenenti alle famiglie Syrphidae, Muscidae, Tachinidae, Sarcophagidae, Calliphoridae e da Imenotteri, Formicoidea, Vespoidea e Apoidea. Sulle infiorescenze si può trovare anche il coleottero Cetonia aurata, che si nutre di nettare, di polline e di organi fiorali. Pur molto visitata dalle api, H. helix offre raramente mieli uniflorali a causa del tardo periodo di fioritura. Nei mieli dell’Italia centro-meridionale, dove il clima mite consente un prolungamento della stagione di raccolta, il polline di edera è abbastanza frequente nei mieli, è molto raro invece in mieli dell’Italia settentrionale. Il polline di H. helix è consueto e abbondante bottino di fine stagione, sia in regioni italiane che in altri paesi europei.