In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche della melata di bosco.
Alcuni insetti che si nutrono della linfa delle piante, ne utilizzano la parte azotata, mentre espellono una parte di zuccheri che, sotto forma di gocciole, viene depositata sulla corteccia e sulle foglie delle piante da cui deriva. Le api hanno imparato a sfruttare questa riserva nutriente e la raccolgono per trasformarla in miele.
La Metcalfa pruinosa, che appartiene alla famiglia dei Flatidi (ordine Rincoti) è uno dei principali insetti che si nutrono in questo modo. Essa, originaria dell’America Settentrionale e Centrale, fu introdotta accidentalmente in Italia alla fine degli anni ‘70, colonizzando progressivamente circa 50 famiglie botaniche, in tutto il territorio nazionale, comprese le isole.
Indice
Zona di produzione
Le api raccolgono questa secrezione zuccherina dalle piante di tutto il Paese, soprattutto nel periodo estivo, luglio-settembre sono i mesi in cui si raccoglie la melata, o miele di bosco.
La produzione è diffusa sul territorio nazionale e raccolti importanti di melata di Metcalfa si ottengono principalmente nelle zone pianeggianti o nelle basse colline delle regioni che si affacciano sulla Pianura Padana, raggiungendo regioni a sud, fino al Lazio e all’Abruzzo.
Il miele
Vi sono vari tipi di melata, derivate da conifere, da decidue non nettarifere e da decidue nettarifere. Contrariamente alle altre melate, quella di Metcalfa prende la denominazione dall’insetto che produce la sostanza zuccherina utilizzata, invece dalla pianta stessa: questo per via della polifagia dell’insetto che non consente di determinare con accuratezza l’origine vegetale della materia prima.
In un primo tempo, per via del colore molto scuro e dell’aroma caramellato, il prodotto ha faticato a farsi apprezzare in Italia, mentre è tuttora il miele preferito nei paesi nordici, come per esempio la Germania. Attualmente, grazie ad un intenso lavoro di promozione e conoscenza, la melata è gradita ad un numero sempre maggiore di persone.
Tra le caratteristiche del miele di bosco c’è quella di avere un alto contenuto in polifenoli. Tutti mieli scuri, in generale hanno una più elevata concentrazione di polifenoli.
Eccezionale per dolcificare i formaggi freschi, il latte o altri prodotti caseari. Risulta essere ideale nel tè nero e per le ricette con spezie scure e verdure. Da provare anche su pancake e mascarpone. Recenti ricerche riportano che sia un miele particolarmente ricco di antiossidanti.
Caratteristiche organolettiche
Esame Visivo
-Stato Fisico. Resta liquido molto a lungo ma può cristallizzare.
-Colore. Da ambra scuro a nero se liquido, marrone nel cristallizzato.
Esame Olfattivo
-Intensità odore. Di media intensità.
-Descrizione odore. Vegetale/fruttato, di conserva o passata di pomodoro, di frutta cotta, di confettura di fichi, di lievito.
Esame Gustativo
-Sapore. Da poco a normalmente dolce, acido da normale a deciso, a volte leggermente salato, leggermente astringente.
-Intensità Aroma. Di media intensità.
-Descrizione Aroma. Simile all’odore: di passata di pomodoro, di confettura di fichi, ricorda quello della frutta essiccata e della melassa, di malto, di sciroppo erboristico, di bietole cotte, di datteri.
-Persistenza. Persistente, spesso con retrogusto.
Melate di Bosco più Vendute
Nella seguente tabella è possibile trovare una lista delle melate di bosco più vendute online con il relativo prezzo. Cliccando sui vari prodotti viene mostrata in una pagina in cui è possibile leggere le opinioni e le recensioni degli acquirenti.