In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del miele di Castagno.
Il castagno appartiene alla famiglia delle Fagacee ed è l’unica specie del genere Castanea che sia presente in Europa. Altre specie sono invece presenti in Asia. Risulta essere pianta longeva, potendo arrivare ai 400-500 anni di età. Il castagno è una pianta diffusa negli ambienti collinari e montani che raggiunge i 1000 metri di altitudine nelle zone settentrionali del Paese e i 1.300 metri nel Sud. Si tratta di una pianta longeva e di grande mole, con una chioma densa ed espansa. Entra in produzione dopo circa 10 anni. Non è chiaro se si tratti di una specie indigena del territorio italiano o se vi si stata introdotta. In ogni caso l’uomo ha contribuito, negli ultimi due millenni, alla sua diffusione in tutto il territorio, a scopo produttivo. Fino agli anni ’50, il castagno rappresentava un’importante risorsa per l’economia montana e collinare, in agricoltura, nell’industria ed in ebanisteria. I frutti venivano utilizzati per l’alimentazione umana e del bestiame, i ricci bruciati per il riscaldamento, il legname come legna da ardere, per l’estrazione del tannino(utilizzato come conciante e colorante), ma anche, grazie alla notevole durezza e pesantezza, per la costituzione di pali, per costruiremobili, solette. La fioritura avviene a giugno luglio. A differenza delle altre Fagacee, l’impollinazione è entomogama, ad opera specialmente di coleotteri e di api.
La pianta
Specie arborea (altezza fino a 30 m) a foglie caduche di forma oblunga-lanceolata e fiori unisessuali: quelli maschili sono riuniti in infiorescenze oblunghe di colore giallo-verdastro mentre quelli femminili sono raccolti in un unico involucro alla base dei maschili.
Risulta essere uno dei principali componenti dei boschi collinari e montani in tutta Italia, tant’è che ha dato il nome alla corrisponde fascia fitoclimatica (Castanetum); in particolare nelle regioni settentrionali si estende fino a 800-1000 m s.l.m, mentre in quelle meridionali fino a 1200-1300 m s.l.m.
Habitat: boschi, generalmente su terreno acido.
Fioritura: giugno – luglio.
Potenziale mellifero: molto buono.
Zona di produzione
Costituisce una delle principali produzioni uniflorali nazionali.
Si ottiene su tutto l’arco alpino, lungo la dorsale appenninica e nelle aree montuose delle maggiori isole
Il miele
Nonostante si tratti di una produzione uniflorale, spesso il miele di castagno contiene anche miele di melata e di tiglio. La presenza della melata scurisce il miele e lo rende meno amaro. Commercialmente è, decisamente, più ricercato il miele di castagno prealpino, con percentuali di melata, rispetto alle produzioni appenniniche e meridionali. Il polline è iper rappresentato nel miele, essendo presente in percentuale superiore al90% (III-IV classe). Le pallottole di polline sono piccole, di forma irregolare e di colore giallo. Le api visitano i fiori del castagno anche per la raccolta di polline, sempre molto abbondante. Dal punto di vista dei parametri fisico-chimici, i valori di umidità e di HMF rientrano nei limiti previsti, nonostante il miele di castagno sia più ricco in acqua rispetto ad altri mieli.
Presenta caratteristiche peculiari (colore scuro, odore pungente e animale, sapore fortemente amaro) che non incontrano il gusto di tutti i consumatori ma, proprio per questo, si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone in grado di apprezzarne le particolarità.
Risulta essere ideale con le carni, la selvaggina e i formaggi stagionati, accompagnandosi bene ai sapori forti. Risulta essere perfetto se unito a piatti dal sapore leggermente affumicato. Risulta essere un valido accompagnamento per formaggi freschi come la ricotta o formaggi vaccini e ovini, ma raggiunge la perfezione accompagnato a formaggi stagionati quali il Parmigiano Reggiano. Si sposa perfettamente anche con il tè nero, con vini rossi non fruttati o con birre artigianali.
Caratteristiche organolettiche
Esame Visivo
-Stato Fisico. Generalmente liquido con cristallizzazione molto lenta, non sempre regolare
-Colore. Ambra più o meno scuro, con tonalità rossiccio/verdastre nel miele liquido; marrone nel cristallizzato.
Esame Olfattivo
-Intensità odore. Almeno intenso.
-Descrizione odore. Molto caratteristico; aromatico, pungente, acre, animale, verde, vegetale/erbaceo, di legno, di tannino, di cuoio, fenolico, di ceci lessati, di cartone bagnato, di sapone di Marsiglia.
Esame Gustativo
-Sapore. Non eccessivamente dolce e con retrogusto quasi sempre amaro, tanninico, astringente.
-Intensità Aroma. Intenso
-Descrizione Aroma. Molto caratteristico, simile all’odore.
-Persistenza. Molto persistente, soprattutto nella componente amara.
Caratteristiche Fisico Chimiche del Miele
Mieli di Agrumi più Venduti
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