In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del miele di Erica.
Il genere Erica (nome di origine oscura, usato da Plinio) è vastissimo, comprende circa 650 specie, si estende dall’Europa atlantica e mediterranea ai monti tropicali africani, fino all’Africa meridionale dove assume il massimo sviluppo. Esistono due specie dominanti di erica, l’arborea, presente in quasi tutta l’Italia peninsulare e l’erica cinerea; caratteristica di una ristretta zona della Liguria occidentale.
Le due piante sono nettamente distinguibili, perché l’ arborea L. (volgarmente scopa maschio, scopa da ciocco, scopa da fastella, stipa maggiore) ha dimensioni maggiori, con arbusti anche di 2-3 metri, fiori bianchi e predilige ambienti più umidi (nel fondo dei valloni), la cinerea è pianta di dimensioni molto più ridotte, ha fiori di colore azzurro cinereo e vegeta nelle zone più secche. La fioritura delle due specie è contemporanea e dunque, dal punto di vista apistico, vanno considerate assieme. Il legno di erica viene utilizzato per la produzione di pipe, dette ciocco.
Indice
La Pianta
Le piante appartenenti a questo raggruppamento si presentano come fruttici (alberelli) di varie dimensioni, ad accrescimento alquanto lento, non di rado con foglie piccole (microfille), persistenti, fiori di varia foggia singoli o riuniti, frutti a capsula o a bacca. Sono piante generalmente adatte a terreni fortemente acidi e dispongono di una particolare micorrizia (funghi sotterranei che vivono in simbiosi con le parti terminali delle radici delle piante) che permette loro di trarre nutrimento da substrati particolarmente difficili, sui quali solo i funghi sono in grado di compiere la funzione di rimettere in circolo le sostanze nutritive.
Il Miele
La produzione di mieli monoflorali di erica è difficile, dato l’anticipato periodo di fioritura, ma non impossibile in quanto i fiori di erica sono assiduamente visitati dalle api e normalmente non si hanno fioriture concomitanti. Comunque, anche se non riempiono i melari, gli alveari che raccolgono sull’erica sbiancano i nidi ed accumulano buone scorte di polline dal caratteristico colore rosa. Il miele di erica è caratterizzato dalla presenza di materiale insolubile, di natura non identificata, che rende torbido il miele anche quando è ancora liquido e promuove una rapida cristallizzazione. A causa del periodo precoce di fioritura il miele ha spesso un’umidità elevata e questo lo predispone alla fermentazione.
Caratteristiche organolettiche
STATO FISICO: Si presenta spesso cristallizzato in modo fine (come tutti i mieli che cristallizzano rapidamente) e con consistenza cremosa e non stabile (a causa dell’umidità elevata).
COLORE: molto scuro tendente all’arancio.
ODORE: pungente, fresco, simile a quello dei fiori.
SAPORE: mediamente dolce
AROMA: di zucchero caramellato, che risulta in genere gradito, anche se abbastanza forte.
Dal punto di vista della composizione presenta alcune particolarità: ha sempre acidità elevata, basso contenuto di enzimi e idrossimetilfurfurale più elevato che negli altri mieli. Queste caratteristiche suggeriscono di tenere questo miele separato dal resto dei raccolti. Una piccola presenza di nettare di erica può alterare notevolmente l’acacia rendendola più scura e saporita e promuoverne la cristallizzazione. I millefiori che lo contengono rischiano di uscire, più rapidamente degli altri mieli, dai limiti legali di invecchiamento.
Mieli di Erica più Venduti
Nella seguente tabella è possibile trovare una lista dei mieli di erica più venduti online con il relativo prezzo. Cliccando sui vari prodotti viene mostrata in una pagina in cui è possibile leggere le opinioni e le recensioni degli acquirenti.