In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del miele di Lupinella.
La lupinella assieme ad un centinaio di specie dello stesso genere, spontanee e coltivate, utili all’uomo, porta la denominazione generica di Onobrychis, un vocabolo utilizzato da Dioscoride oltre due mila anni fa e successivamente da Plinio che nella sua etimologia sembra indicare un foraggio gradito in particolare agli asini.
Originarie della regione mediterranea, le specie del genere Onobrychis si sono diffuse nell’Europa centrale e nell’Asia temperata.Alcune di esse crescono spontanee anche in Italia e tra esse la lupinella, avendo un elevato valore alimentare, si è diffusa nella formazione di prati avvicendati di breve durata sia in pianura che in montagna
Indice
La Pianta
In Italia sono presenti otto specie appartenenti al genere Onobrychis, do cui la principale è Onobrychis viciifolia Scop.
Lupinella da foraggio.
Risulta essere una pianta perenne cespitosa. Ha un apparato radicale profondo con una lunga radice fittonante.
Il fusto è legnoso, bruno-scuro, con rami ascendenti o eretti, striati, subglabri in basso, pubescenti in alto, alti 40-60 cm e non di rado anche 100 cm.
Le foglie sono composte ed imparipennate, formate da 13-25 foglioline, le inferiori ellittiche, le superiori strette. Sono inserite per paia e quindi opposte sul rachide, ad eccezione della terminale e presentano la pagina inferiore pubescente.I fiori sono
riuniti in infiorescenze portate da lunghi peduncoli. Ogni fiore è composto da cinque sepali fusi insieme e dotato di alcuni denti lunghi 3-4 mm; la corolla, di un purpureo intenso, è composta da cinque petali: il vessillo largo, due ali disposte lateralmente e più brevi dei rispettivi denti calicini e carena assai sviluppata, lunga quanto il vessillo e formata da due petali fusi tra loro a contenere gli organi riproduttivi. Gli stami sono 10, di cui nove uniti a formare un tubo in mezzo al quale c’è il pistillo. Il nettario si trova in fondo al fiore, tra l’ovario e la base degli stami, all’interno del tubo composto dagli stami. Il frutto è un legume compresso, più o meno rotondo, con creste sul dorso, spesso spinoso, con un solo seme reniforme.
La lupinella fiorisce in maggio-giugno nelle zone calde; in montagna la fioritura inizia in giugno e prosegue fino in agosto. Il polline della lupinella è raggiungibile dagli insetti per tutta la giornata. Di colore marroncino chiaro, ha un alto contenuto di azoto (5%).
Il miele
La lupinella è bottinata dalle api sia per il nettare sia per il polline; è forse la leguminosa più ricercata dalle api per il nettare concentrato (42-55% di zuccheri). Soprattutto nelle zone appenniniche dell’Italia Centrale la lupinella è
un’importantissima fornitrice di polline.
Se in passato i mieli uniflorali di lupinella erano abbastanza comuni, in Italia come in altri paesi d’Europa, oggi rappresentano quasi una rarità. Questo è dovuto alla notevole riduzione o addirittura all’abbandono
della coltura di questa foraggiera.
Caratteristiche organolettiche
STATO FISICO: tendenza a cristallizzare nella media.
COLORE: colore molto chiaro, quasi bianco, una volta cristallizzato.
ODORE: molto leggero.
SAPORE: delicato, spesso leggermente fruttato.
AROMA: debole, non caratteristico.
In Italia la produzione attuale è molto frammentata e limitata all’area appenninica di Umbria, Abruzzo e Molise. I testi di melissopolinologia suggeriscono che una percentuale del 35-40% di polline di questa specie sia sufficiente per considerarne uniflorale il miele.
Nei mieli italiani la lupinella è sempre associata ad altre leguminose, in particolare alla sulla, che è tendenzialmente iperrappresentata, è probabile che in questo caso la percentuale minima accettabile per definizione di unifloralità possa essere leggermente abbassata.
Mieli di Lupinella più Venduti
Nella seguente tabella è possibile trovare una lista dei mieli di lupinella più venduti online con il relativo prezzo. Cliccando sui vari prodotti viene mostrata in una pagina in cui è possibile leggere le opinioni e le recensioni degli acquirenti.