Hedysarum coronarium L., o sulla, è una nota e pregiata foraggera largamente coltivata in Italia, a partire dall’Emilia Romagna fino alle isole, nonché in altre nazioni, soprattutto mediterranee. Apis mellifera L. ottiene da questa specie ingenti raccolti di nettare e di polline, producendo rilevanti quantitativi di mieli uniflorali, più frequenti in Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna. L’ape è inoltre il principale pronubo della sulla e ne assicura la produzione di seme mediante l’impollinazione incrociata. Il nettare viene prodotto dal tessuto nettarifero situato nel fondo del fiore, tra l’ovario e la colonna staminale; i granuli pollinici sono tricolporati.
Indice
Ambiente
Hedysarum coronarium L., sulla, è specie dell’area mediterranea, già utilizzata nell’antichità come foraggera ma non soggetta a coltura. La coltivazione della sulla è stata avviata in Italia nel XVIII secolo ad opera del marchese calabrese Grimaldi e di illustri agronomi come Filippo Re. H. coronarium, spontaneo in zone argillose dell’Italia mediterranea, è stato diffuso come foraggera in tutte le regioni a partire dall’Emilia Romagna fino alla Sicilia, bonificando terreni argillosi e calanchivi mediante il consolidamento del terreno, effettuato grazie all’esteso apparato radicale, e l’efficiente azione azotofissatrice. Sicilia, Abruzzi, Campania, Marche, Calabria, Toscana sono le regioni in cui tale coltura ha maggior estensione. H. corondrium viene coltivato come foraggera anche in Spagna, Grecia, Nord Africa, Australia, Nuova Zelanda. La semina della sulla viene effettuata di solito in estate o in autunno; le giovani piantine passano l’inverno in stadi diversi, a seconda del clima, ed hanno un forte accrescimento in primavera. I prati di sulla vengono per lo più tenuti in coltura per 1-2anni, tempi più lunghi non sono considerati convenienti per la produzione; la rotazione con i cereali è frequente. Le principali utilizzazioni di questa foraggera sono l’affienamento, il pascolo o l’insilamento.
La sulla è specie robusta e resistente alla siccità, ma teme il freddo e l’umidità; funghi patogeni, e insetti, come il monoflebide Gueriniella serratulae (F.), cocciniglia farinosa delle Leguminose e dei tronchi, che incrosta le piante con ammassi cerosi, e alcune specie del genere Bruchidius, tonchi dei semi, possono arrecarle talvolta danni considerevoli. Il genere Hedysarum comprende anche altre 4 specie spontanee in Italia: H hedysaroides, che cresce in zone alpine ad alte quote in pascoli e su rocce; H glomeratum, tipico invece di terreni erbosi secchi in zone dell’Italia mediterranea, nonché H spinosissimum L. e H humile L., scarsamente diffusi. Diverse specie esotiche di Hedysarum sono coltivate a scopo ornamentale: prediligono terreni soleggiati e drenati bene.
Caratteristiche
H coronarium è specie erbacea a peli appressati, con robusta radice a fittone fornita di molte ramificazioni laterali con tubercoli e palette lamelliformi contenenti calcare, alta 10-80 cm e oltre, a portamento strisciante; gli steli, grossi e fistolosi, tendono a lignificare alla base. Le foglie, composte e imparipennate, presentano foglioline ovalari, quasi tondeggianti nelle foglie radicali, e stipole acuminate. Le infiorescenze sono racemi allungati e cilindrici, contratti e globosi invece nei ricacci. I fiori, dal tipico aspetto papilionaceo, con carena che racchiude la colonna staminale e il pistillo, 2 ali e vessillo, sono di colore variabile dal rosa al rosso cremisi; gli stami sono diadelfi (9 con i filamenti riuniti a formare un tubo e uno libero), nella colonna staminaIe è racchiuso lo stilo. I frutti sono legumi lomentacei, costituiti da 2-5 articoli tondeggianti, fittamente aculeati, che si separano a maturità costituendo il cosiddetto “seme vestito”. I semi “nudi” in essi contenuti, uno per ciascun articolo, hanno aspetto reniforme e colore giallo che inscurisce con l’invecchiamento.
H. hedysaroides ha fusto eretto, alto fino a 60 cm, e portamento cespuglioso; le foglie, composte da foglioline ovalari-allungate, presentano alla base stipole saldate insieme, il calice ha imboccatura obliqua, la corolla è rosso-violetta; i racemi fiorali, inclinati, posseggono lunghe brattee. Gli articoli del lamento sono ovalari e reticolati. H. glomeratum è specie prostrata, con pelosità evidente e foglie ovalari smarginate più piccole rispetto a quelle delle specie precedenti; le stipole sono libere e scariose. I fiori, prevalentemente di colore rosa e poco numerosi (3-10), sono riuniti in ombrelle terminali che presentano brattee molto lunghe; i frutti, pubescenti, sono formati da 1-4 articoli tondeggianti con aculei uncinati.
Periodo Fioritura
H. coronarium ha fioritura precoce nelle zone più calde, come in Sicilia, dove fiorisce in marzo, fiorisce invece tra aprile e maggio nell’Italia centro-meridionale, continuando in estate grazie ai ricacci. H. hedysaroides fiorisce tra giugno e agosto, H. glomeratum tra marzo e maggio.
Nettare
I fiori di Hedysarum presentano, nel fondo del fiore, del tessuto nettarifero situato tra l’avaria e la base degli stami all’interno del tubulo staminifero. L’accesso al nettario è possibile agli insetti attraverso le fessure presenti ai lati dello stame libero. Il nettare di sulla contiene in prevalenza saccarosio.
Polline
I granuli pollinici di Hedysarum spp., tricolporati, hanno forma subtriangolare in visione polare ed ellittica in visione equatoriale.
Interesse Apicolo
H. coronarium è pianta dal duplice, elevato rendimento: come foraggera e come eccellente fonte di nutrimento per Apis mellifera L
Le bottinatrici ottengono dalle coltivazioni di H. coronarium, grazie anche alla prolungata fioritura scalare, ottimi raccolti di nettare e di polline, che ammucchiano in pallottole di colore marroncino. La produzione di mieli uniflorali di sulla è caratteristica soprattutto di Abruzzi, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Questi mieli hanno sapore tenue e solidificano con cristallizzazione fine, assumendo colore bianco. I granuli pollini ci di sulla, che si possono considerare normalmente rappresentati, sono presenti in percentuali superiori al 50% nei mieli uniflorali, i quali, all’analisi quantitativa, rientrano nella II classe con 20.000-50.000 elementi vegetali/IO g di miele. Il contenuto di fruttosio dei mieli uniflorali di H. coronarium è, in media, del 39%, quello di glucosio del 32%; il pH è 3,6. Le altre specie di Hedysarum presenti in Italia, data la loro limitata diffusione, hanno scarsa incidenza nella produzione di miele. Polline di Hedysarum viene rinvenuto, in certi casi anche come dominante, in mieli di altri paesi mediterranei come Algeria, Marocco, Tunisia e Turchia.
La sulla necessita dell’intervento di pronubi per la produzione dei semi: le antere sono situate più in basso rispetto allo stimma e quindi l’autofecondazione avviene raramente. Prove effettuate con piante ingabbiate hanno infatti dimostrato che, con l’esclusione dei pronubi, la produzione di semi è scarsa o assente. Per suggere il nettare gli insetti pronubi fanno pressione, appoggiandovisi, sulla carena e sulle ali dei fiori, consentendo la fuoriuscita degli stami e dello stimma rinchiusi nella carena. Le antere urtano quindi l’addome dell’impollinatore lasciandovi del polline, che servirà per l’impollinazione incrociata. A. mellifèra è il pronubo più assiduo della sulla, che offre una dolce produzione all’insetto che le assicura l’impollinazione.