Per costruire un’arnia per api non bastano una sega circolare e un progetto, servono anche tavole di Abete e fogli di lamiera zincata. Chi si avvicina per la prima volta al fai da te, cerca di arrangiarsi come può usando spezzoni di tavole e lamiere rimediati in giro, tavole di altra essenza come quercia o castagno, o addirittura cercando di smontare bancali dismessi.
Questo è possibile, ma alla fine il gioco non vale sempre la candela. Se pensate di fare dell’apicoltura una fonte di guadagno, non bastano le quattro arnie che riuscite a costruire con gli spezzoni o smontando bancali, e quelle costruite con altre essenze sono troppo pesanti e alla fine la vostra schiena ne risentirà. A questo punto è meglio comprarle, risparmiate tempo e fatica e la qualità è sicuramente superiore.
Quindi per partire con il piede giusto, e costruirsi delle ottime arnie, occorre avere un buon progetto, un’attrezzatura minima e riuscire a procurarsi i materiali appropriati. Inizio questa serie di articoli sull’officina dell’apicoltore, con i materiali perché è la domanda che mi viene posta più di frequente e non è difficile trovare su internet i progetti per la sua costruzione.
Indice
Coperchio
Partendo dal coperchio la prima cosa da procurarsi sono i fogli di lamiera zincata dello spessore di 3/10 (tre decimi, pari a 0,3 mm). Normalmente si trovano nelle ferramenta più fornite o rivenditori di profilati in metallo e vengono venduti in fogli 1×2 mt al prezzo di 7-8€. Non entrano nel bagagliaio di una utilitaria e con un foglio riuscite a farci due coperchi sani e uno rappezzato o se volete potete farci un coperchio per portasciami.
La scatola in legno, da rivestire con la lamiera, la realizzo con listelli di abete dello spessore 17 mm. Listelli dello stesso spessore vengono utilizzati per realizzare i coprifavi e la cornice del fondo dove viene inchiodata la rete anti Varroa. A tale scopo ho deciso di utilizzare per comodità tavole di abete 40x250x4000 mm o palanche, che si trovano tranquillamente nei rivenditori di materiale edile al prezzo di circa 13,5€ . Faccio prima dei tagli longitudinali dell’ampiezza di 88mm, poi dei tagli trasversali della lunghezza appropriata, ed in fine divido lo spessore della tavola in due ( 38 ‘effettivi’ – 4 ‘lama circolare’) / 2 = 17mm. Normalmente con una palanca riesco a farci 10 coperchi e mi avanza legname per 10 coprifavi. Poiché le tavole sono lunghe 4 mt sono costretto a tagliarle per poterle portare con il carrellino.
Una volta realizzato il telaio del coperchio, chiudo la parte superiore con un foglio rettangolare 478×544 mm ritagliato da un foglio MDF da 4x2200x3050 mm che compro normalmente da un rivenditore di legnami a 15€ e divido in due per trasportarlo con il carrellino. Dal foglio ricavo 24 coperchi e fate attenzione perché ci sono anche fogli 4x2170x3050 dove ce ne farete di meno e lo scarto sarà superiore.
Coprifavo
Il coprifavo è molto simile al coperchio tranne che per la lamiera zincata e il coperchio realizzato con un foglio 500×433 mm ritagliato da un foglio più grande di multistrato di abete 9x1220x2440 mm che compro sempre dal rivenditore di legnami a circa 18€ e lo trasporto tranquillamente con il carrellino. Dal foglio ne ricavo dieci con un po’ di scarto. Per la scatola uso sempre la stessa tecnica del coperchio solo che in questo caso l’altezza è di 62mm.
Nido e Melario
l nido è la parte dell’arnia più importante e per la maggioranzadegli apicoltori deve avere uno spessore di 25mm e ogni lato costituito da una tavola unica di abete. Non è facile trovare una tavola di questo tipo e per fortuna il rivenditore di legnami vicino casa vende una tavola di abete 30x360x4000 mm a 16€ con cui riesco a realizzare 4 nidi ogni 2 tavole e mi avanza un pezzo laterale del nido. Per trasportarle con il carrellino le devo tagliare in due e per realizzare i melari si può usare la stessa tavola divisa in due. Un gran vantaggio per gli standard di produzione.
Prima di poterla usare però, la tavola va piallata con una pialla a spessore per portarla a 25mm e un’ampiezza di 36 cm richiede un tipo di pialla professionale alimentata a 380V che scoraggia qualsiasi hobbista.
Per superare questo ostacolo ci sono due possibilità
-Trovare un falegname disposto a piallarle ad un prezzo accettabile che si aggira intorno ai 25€ l’ora incrementando di circa 2€ il costo di ogni tavola.
-Usare una pialla da 21 e fare solo melari; una pialla da 21 è facile da trovare e si alimenta con 220V e per realizzare il nido si possono sovrapporre 2 melari. Se si cambia idea il lavoro ed il materiale non viene sprecato perché possono essere riusati ancora come melari.
Personalmente adotto entrambe le soluzioni, per realizzare i nidi mi faccio aiutare da un falegname mentre per i melari uso la mia DeWalt 1150. In primavera ho intenzione di testare il doppio melario e in caso positivo eliminare i nidi e telaini da nido e passare definitivamente ai doppi melari con telaini da melario.
Fondo
l fondo viene realizzato con due muraletti 40x50x495 mm con sopra inchiodata una cornice di listelli dello spessore 17mm e ampiezza 42mm fatta eccezione per il predellino che è larga 62mm come i listelli del coprifavo (fatto appositamente per ridurre i tipi di taglio). I due muraletti della base sono spezzoni di un muraletto di abete 40x50x4000 mm che compro a blocchi di nove dal fornitore di legnami e li pago meno di 3€ l’uno e con ognuno di essi ci realizzo le basi per 4 fondi. I listelli per la cornice vengono sempre ricavati tagliando longitudinalmente le palanche e con una tavola ce ne realizzo circa 12.
Un discorso a parte va fatta per la rete da applicare al fondo anti Varroa. Dopo un’estenuante ricerca sono riuscito a capire che viene usata una rete zincata e stirata del tipo Q6 dello spessore di 0,8 mm ma non sono riuscito a trovare un rivenditore che vendesse la rete ad un prezzo conveniente rispetto a quello fatto pagare dai rivenditori di materiale apistico. Se ne trovate uno fatemelo sapere.
Conclusioni
Come potete immaginare non è stato facile reperire questo tipo di informazioni, ed in particolare riuscire ad utilizzare al meglio le misure standard disponibili sul mercato senza spreco eccessivo dei materiali. Spero, con questo post di aver risposto alla maggior parte delle vostre domande e di avervi suggerito le giuste parole chiavi per chiedere ai vostri fornitori. Ho cercato di darvi anche un riferimento economico in modo da valutare correttamente i vostri acquisti, anche se i prezzi che vi ho segnalato hanno uno sconto falegname che mi applica il mio fornitore.
Mi piacerebbe avere anche uno sconto lattoniere ma per il momento non sono ancora riuscito a trovare il giusto fornitore e se qualcuno di voi vuole aiutarmi ben venga.